Sole di mezzanotte
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...aspettavo".
Una vecchia tozza e sorridente. Porta un lungo ago di legno appeso per uno spago attorno al collo, che forse le serve per aprire le pannocchie.
Attraversiamo uno stanzino sudicio dove filtra appannata la luce del sole da una finestrella là in alto, passando sotto le scale accanto al secchiaio pieno di stoviglie sporche. Sui gradini invece c'è un vaso pieno di orina fra scialli, ciabatte. Un candeliere rovesciato.
Ci guida in cucina, fra panni stesi, con tavolo e credenza ingombri di piatti sporchi, ortaggi, bottiglie, fiori secchi, quadretti, statuette di santi. Badando a non urtare niente ci avviciniamo e le spiego il nostro caso.
"Ah, povera piccola", seguita a ripetere.
Fa sedere Erika su una panca; poi si sfila un anello d'oro e lo mette dentro un pentolino pieno d'acqua. Vi aggiunge un po' di sale e lo mette sul fuoco.
Dopo un po' l'acqua bolle e lei allora lo toglie e lo posa sul focolare. Estrae l'anello ancora caldo e tenendolo con le dita lo passa davanti agli occhi di Erika compiendo dei cerchi concentrici e recitando delle parole sottovoce. A intervalli lunghissimi scuote l'anello come per buttar via qualcosa, poi riprende i suoi gesti accompagnati dal ... [segue »]
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