La morte
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...e un fonte di spesa inutile ed eccessiva. No ora che non ci sono più ne sento la mancanza... credevo fossero loro i più deboli quelli che non capivano... ora so che in fondo quella debole ero io... ma le cose sono andate come sono andate, i ricordi svaniscono piano piano... rimane in me vivido il giorno del salto, lunghe ore a fissare il vuoto sotto ai miei piedi, le lacrime, la mano che le asciuga e il lasciarsi andare. Una debole vibrazione nella tasca, l'ultimo messaggio, l'ultimo richiamo.
Chi fosse non l'ho mai saputo... mi piace pensare a una dichiarazione o a un sesto senso... un messaggio del tipo "non lasciarmi"... sì, sarebbe stato bello, magari mi sarebbe bastato quello... chi lo sa.
Ora mi stringe la mano e continua a sorridere dolcemente, credo sia felice di avermi con lei... in parte lo sono anch'io... l'ho chiamata ed è venuta, ma non bisognerebbe chiamarla mai. Stupidamente la si definisce la cura, ma un corpo freddo e esanime non risolve nulla.
Sono tornata spesso in quel posto... guardando l'asfalto si riesce a vedere una macchia di quello che tempo prima era sangue, il mio sangue... sorrido. Lo avranno scritto sui ... [segue »]
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