Una mano al cielo
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...nel volare disse:
Siamo tutti angeli ma dobbiamo camminare molto per meritare la nostra lucente natura.
Aspetta perché tu hai le ali ed io no?
Per lo stesso motivo per il quale non avevi capito d'essere un angelo, le tue ali te le devi meritare, camminerai in terra sino a quando non sarai maturo per il volo.
L'angelo nuovo, prese lo specchietto conservandolo gelosamente, ora sapeva che doveva fare. Salì su un palco e chiamò a se tutti i topini del circondario e disse:
Mangiate e bevete e quando sarete sazi, avvicinatevi a me ho messaggio per voi!
I topini si avvicinarono al grande buffet che l'angelo terreno aveva preparato e quando erano ormai sazi, gli corsero incontro, erano tanti e l'angelo non aveva uno specchio tanto grande allora disse seguitemi e lì portò alla riva di un grande lago e tutti insieme specchiandosi in quelle limpide acque riconobbero la loro natura.
Il quel istante mille angeli nuovi misero le ali, volando insieme per il mondo a risvegliare i fratelli.
E l'angelo roditore disse:
Il mondo ci nutrirà sino a quando la nostra fame ci spingerà a cercare le cose del mondo, e solo quando ne saremo sazi, riusciremo ad ascoltare la voce del cielo, riconoscendoci per quello che siamo, esseri di luce. La pace regnerà nel mondo per sempre.
Era scritto che da quella mano sollevatasi al cielo ne sarebbero venuti tanti e furono quei tanti a cambiare il mondo.
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