Anche io ti sono figlia
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Un giorno giunse al mondo la Speranza, e il Padre della Vita la guardò con grande tristezza, dicendole:
Sei figlia degli uomini e come tale non ti rinnegherò, ma il tuo canto molto male farà.
Rispose la Speranza:
Padre, sono adorna di candide vesti, e il mio canto è dolce più del miele. Non sarò certamente io a far del male ai tuoi figli, se essi useranno con moderazione i miei sogni.
Speranza, nel tuo dire riconosco le tue malefiche intenzioni, tu sai bene quanto è doloroso il cammino dell'uomo, e conosci anche la sua spasmodica ricerca di sollievo. Come può un uomo immerso nella sofferenza possedere lucidità e moderazione. Tu sei giunta per arrecare dolore, ma sappi che non esiste in vita elemento che sfugga al controllo superiore della vita stessa.
Seppur le tue intenzioni sono buie come la più nera delle notti, grazie a te molti uomini apriranno gli occhi alla vita. Il tuo meschino gioco sortirà l'effetto contrario, l'uomo ti riconoscerà per quel che sei, e quel giorno tu non avrai più ragione di esistere e pertanto ti dissolverai.
Padre, so che sei il creatore di tutto e che le tue parole sono legge, ma ti prego non mi ... [segue »]
dal libro "Le favole dell'anima" di Cleonice Parisi
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