L'Invito della Follia
Capitolo: Favola breve sul mistero dell'amoreScegli la pagina:
...non aveva potuto impedirsi di uscire per vedere chi sarebbe stato il primo ad essere scoperto.
Guardando da una parte, la Follia vide l'Insicurezza, sopra un recinto, che non sapeva da quale lato avrebbe potuto nascondersi meglio.
E così, di seguito, furono scoperte la Gioia, la Tristezza, la Timidezza e via via tutti gli altri.
Quando tutti finalmente si radunarono, la Curiosità domandò: - "Dov'è l'Amore?"
Nessuno l'aveva visto...
Il gioco non poteva considerarsi concluso e così la Follia cominciò a cercarlo.
Provò in cima ad una montagna, lungo il fiume, sotto le rocce, ma dell'Amore nessuna traccia.
Setacciando ogni luogo, la Follia si accorse di un rosaio, prese un pezzo di legno e cominciò a frugare tra i rami spinosi, quando ad un tratto... Sentì un lamento...
Era l'Amore, che soffriva terribilmente perché una spina gli aveva appena perforato un occhio.
La Follia non sapeva che cosa fare.
Si scusò per aver organizzato un gioco così stupido.
Implorò l'Amore per ottenere il suo perdono e, commossa dagli esiti di quel danno irreversibile, arrivò al punto di promettergli che l'avrebbe assistito per sempre.
L'Amore, rincuorato, accettò la promessa e quelle scuse così sincere.
Così, da allora, l'Amore è cieco e la Follia lo accompagna sempre.
Composto mercoledì 29 ottobre 1997
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