Il saggio artigiano - I figli
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Il saggio artigiano
(I figli)
"Le mani potranno plasmare anfore sane, ma sarà il fuoco del vivere a consolidarle indurendone la forma. Come artigiani saggi, plasmerete le vostre anfore e senza attender tempo lascerete che il fuoco del viver ne consolidi le forme. Un vaso sano è cotto nei tempi giusti. Plasma pure il tuo vaso a tua immagine e somiglianza, senza dimenticare che solo il fuoco della vita renderà saldo l'insegnamento della tua mano."
Ad un saggio artigiano, il sovrano di un immenso regno aveva affidato un compito assai importante, quello di forgiare un anfora in cui il re voleva racchiudere tutte le sue ricchezze.
Ti raccomando che sia un opera ineccepibile, quest'anfora dovrà contenere un tesoro!
Disse il sovrano, al saggio artigiano.
L'artigiano era pensieroso e a dir poco preoccupato, il compito gli era stato affidato dal suo Re e non poteva, anzi non doveva sbagliare.
Si chiuse per tre notti e per tre giorni, nel suo laboratorio, la creta era morbida tra le sue mani, e l'esperienza non gli mancava, ma si sentiva confuso.
Prese a delinearne le prime linee e vide l'anfora prendere forma, durante il lavoro si sentì pervadere da un forte entusiasmo e di quel suo capolavoro ... [segue »]
dal libro "Viandante nel cuore" di Cleonice Parisi
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