Alice e le Fate
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In un paese incantato non troppo lontano dal mondo reale, la mano aggraziata di Alice "proprio lei quella del paese delle meraviglie" disegnava un mondo incantato, fatto di fiori, farfalle, un lago e un isola, con fate bambine, con ali dischiuse, argentate e trasparenti.
Disegnò la fata speranza con ali di seta, capelli di grano...
Che ogni mattina apriva le porte dell'alba, soffiava l'aurora e il sole arrivava, le carezzava i capelli e felice splendeva.
Disegnò fata Curiosa, cercava, imparava, mangiava sapienza e sbagliando e pasticciando rideva di sé,
osservava e non giudicava né la formica operaia, né il ghiro dormiente nel tronco, le ali in metamorfosi, chiuse in se stesse.
C'era anche fata dei Sogni, ogni giorno con ali leggere volava sui fiori, seguiva farfalle, inventava gli amori.
Alice attingeva il pennello ai colori e una fata bambina dal grembo terreno sembra venire alla luce nel verde cespuglio.
Le fate, speranza
curiosa e dei sogni dissero in coro: Alice pittrice, che nome daremo alla fata bambina?
Il Bianconiglio la guardò e disse: presto che è tardi, rispondi, rispondi!
Non sò cosa è stato a voler disegnare una Fata che nasce.
Speranza c'è già, Curiosa mi spinge a cercare di più, poi fata ... [segue »]
Composto sabato 30 giugno 2018
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