Scritto da: Tommaso Mauro

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Tutti lo guardavano straniti, perché non capivano cosa stesse guardando, il cielo era sempre lo stesso, non c'era nulla di diverso le stelle... le nuvole... la luna... tutto era rimasto uguale. Lui non si muoveva, pensarono che stesse scherzando gli passarono davanti, ma il suo sguardo non si mosse, era fisso su quella porzione immensa ma minuscola di cielo. La notte iniziò a scorrere e pian piano il prato, una volta pieno di coppiette di persone di varia umanità, si svuotò ma lui aspettò i primi raggi dell'alba prima di andarsene. Il sole sorse e fece il suo girotondo intorno alla Terra poi la Luna si svegliò e iniziò ad alzarsi dal mare, Lui ritornò su quel campo e si risedette a fissare quell'immensa ma minuscola porzione di cielo. Tutti capirono che stava aspettando qualcosa o qualcuno ma non capivano né cosa né chi, e soprattutto il perché fissare quella porzione di cielo. Il tempo passò e non c'era sera, sia col caldo che col freddo, con pioggia o vento che riandasse a sedersi su quel prato a fissare quella porzione di cielo. Una sera però mentre tutti guardavano il cielo, videro all'improvviso un bagliore nel cielo, una fiammella argentea ... [segue »]

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