Processo alla Goccia che fece traboccare il Vaso – La favola della Coscienza di Sé
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...e il suo silenzio risuonò nell'aula come un eco accusatore.
Penso non ci sia altro da dire!
Concluse il Giudice nel ritirarsi per emetter sentenza.
La Goccia d'Acqua era febbricitante, accesa più che mai dalla rabbia sentiva quasi d'essere in gabbia, e forse in gabbia sarebbe davvero finita se la sentenza non l'avesse riabilitata, era davvero profondamente scoraggiata.
Dopo venti minuti che sembrarono un eternità, il Giudice tornò per emetter sentenza, ma prima di ciò chiese al Vaso un ulteriore udienza:
Vaso prima che cadesse la Goccia d'Acqua che la fece travasare, quante gocce nel suo cuore aveva potuto contare?
A dire il vero Giudice non saprei, io non conto le gocce!
Disse il Vaso con fare arrogante, e il giudice aggiunse:
è cosa risaputa che ogni Vaso ha una capienza limitata, come fa lei a non conoscere la sua portata?
Il Vaso era in difficoltà, la domanda del Giudice esigeva profondità:
Non sono io ad esser sotto processo ma è quella Goccia!
Disse il Vaso col la voce di uno che si scoccia.
Risponda alla domanda?
Disse il Giudice.
Non ho la misura della mia capienza è questo cosa centra sua eccellenza?
Disse il Vaso colmo di saccenza.
Vaso lei stai abusando delle mia pazienza, risponda con competenza e ... [segue »]
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