Il Giardino delle Anime - La favola della mano
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...a cuore ogni creatura del suo immenso giardino e per ognuno di essi possedeva la giusta coltura, ma non tutti i semi sarebbero giunti a far sbocciare il loro fiore.
Ogni fiore giunto era luce per il mondo.
In questo prato variegato così come aveva voluto il creato, la rosa si opponeva alle sue spine, la margherita alla sua semplicità, il giglio si addormentava nella sua fede, e così facendo fallivano miseramente la loro missione.
Nell'armoniosa culla che era il vivere, ogni cosa cantava la stessa canzone, ogni pietra sussurrava la stessa legge, ogni stella brillava nell'indicare la stessa via e tutto armonicamente preparava la Vita alla sua festa.
I semi avevano occhi e orecchie aperte, ma il cammino era lungo e faticoso ed i venti e le piogge non rendevano agevole il cammino, a rendere ancora più difficile la missione ci si metteva anche la gramigna che cresceva rapidamente, innescando dubbi e malefiche inversioni di cammino, laddove riusciva a metter radice.
Ma anche la gramigna apparteneva al vivere, era il suo scarto.
Una rosa era fiorita in questo immenso giardino e dall'alto del suo stelo osservava il mutare delle cose, e nel dare realizzo alla sua natura inebriava profumando,... [segue »]
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