Il Giardino delle Anime - La favola della mano
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Arato il campo, una nuova semina avveniva e questo ciclo si ripeteva sin dall'inizio dei tempi.
La mano prese dalla sacca una grossa manciata di semi, ed incominciò a spargerli con generosità in terra, provvide poi ad accendere il Sole affinché li riscaldasse, la Luna perché nel buio li confortasse, e le Stelle perché fossero loro di esempio. Chiamò poi il vento e la pioggia, dicendo:
Accorrete, non si armeranno di intenti se non sentiranno fermenti, voi sarete i miei strumenti.
I semi morbidamente cullati dalla terra, riscaldati dal Sole e dissetati dalle piogge, presero a germogliare rapidamente, tra loro germogli di rose, di margherite, di girasoli, di gigli, ma anche tanta gramigna, tutte le creature erano ignare della loro profonda natura, ma tutte ugualmente legate alla vita.
La mano aveva semplicemente attinto dalla sacca i semi raccolti dalla precedente generazione umana, perché non passava generazione senza che avesse depositato alla vita nuovi semi.
E da quei semi che si ripartiva ogni volta e sempre si sarebbe ripartiti da lì, sino a quando la vita non fosse giunta, dove era attesa, al mare della conoscenza condivisa, al fulcro dell'Amore unico.
Un altro giro, un altro avvicinamento alla meta. La vita aveva ... [segue »]
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