Notte cremisi
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...sorrise, aveva capito cosa stava per succedere. Il silenzio più assoluto li circondava, lei prese il machete che tante volte avevano usato per i loro sadici piaceri e con un colpo secco gli staccò quasi la testa dal corpo. Un sorriso sadico rimase stampato in quel volto che aveva appena incontrato la morte, quel volto che lei aveva amato e odiato con tutta se stessa, quel volto di cui si stava per nutrire. Il sangue la ricopriva completamente, si sentiva in estasi, i sensi amplificati al massimo, mentre gli ultimi schizzi uscivano da quello che una volta era un collo. Si gettò sopra di lui e con il machete gli aprì la cassa toracica. Voleva raggiungere quel cuore ancora caldo e cibarsene, voleva assaporare la dolce anima del suo amore. Quello fu il suo ultimo pasto, dopodiché si infilò nella vasca da bagno. La sua candida pelle risplendeva illuminata dalla luna che a fatica si faceva largo fra le nuvole. Si guardò un'ultima volta nello specchio e si tagliò i polsi. L'acqua diventò rosso cremisi e lei esalò il suo ultimo respiro. Era la fine che aveva pianificato, era la fine più giusta per quell'amore perverso.
Composto domenica 8 febbraio 2015
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