One year from now
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Uscì di casa per la prima volta in un anno, socchiudendo dolorosamente gli occhi invasi dagli ultimi raggi d'un sole morente che affogava piano piano nell'orizzonte.
Tutto le parve mostruosamente irreale dato che, nel suo isolamento, aveva obliato il concetto di colore.
Ai suoi occhi disabituati, il mondo di fuori risultava troppo vivido, quasi che la realtà fosse affilata e puntuta come una lama.
Era trascorso un anno da quel giorno. Un anno in cui lei non era uscita di casa, un anno durante il quale aveva avuto paura persino di respirare.
E, se fosse dipeso da lei, non sarebbe uscita neanche quel giorno;
Ma era il suo compleanno ed in quel periodo dell'anno la vecchia casa di famiglia si riempiva d'echi ossessionanti e di sussurri strascicati, che rimbalzavano malignamente da una parete all'altra fino a conficcarsi nel suo cervello come uncini arroventati dai negri falò del Tartaro.
Le sue articolazioni scricchiavano e mandavano gemiti mentre muoveva i primi, esitanti passi in un mondo che le pareva familiare nonostante il fatto che ogni oggetto sembrasse emanare un impalpabile alone d'estraneità.
La città era la stessa, immutata da quando lei era venuta al mondo;
Mentre cresceva e osservava gli amici ed i compagni ... [segue »]
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