Scritto da: Paul Mehis

Requiescat in pace (R.I.P.)


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gli altri perfetti ingranaggi custoditi gelosamente dal mio scrigno ormai forzato.
Non poteva esistere un piacere nella carne inebriante come le oscene sensazioni che stavo provando...

Io ero morto.
Nella vita avevo più volte approfittato del più puro e nobile dei sentimenti, per il solo piacere della carne.
Questa era solo la giusta punizione.
Questo era il mio Inferno, niente demoni e fuoco.
La mia anima condannata all'indissolubile legame con la mia carne, sarebbe decomposta assieme a lei, nutrendo i parassiti più disparati.
Fino a divenire il nulla.
Ma solo dopo atroci ed infiniti tormenti.
Fino all'oblio.
Ma lentamente, molto lentamente.
Composto venerdì 8 maggio 2009

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    Scritto da: Paul Mehis

    Commenti


    17
    postato da , il
    Ciao Yera non ero morto, prima, solo che quelli del R.I.S ,per stillare una diagnosi corretta del mio malore, hanno pensato di farmi l'autopsia...
    16
    postato da yeratel, il
    Ma perchè ti stavano facendo l'autopsia? come eri morto? avrai combinato qualche tuo solito casino perchè quelli che muoiono normalmente mica che li sezionano come delle rane!
    Altrochè addobbi di Natale sulle costole....
    15
    postato da , il
    Grazie Giosc!!!!!!!!!!!!!!!!!
    14
    postato da , il
    Cavolo Paul, scrivi proprio bene!
    Troppo bene, perchè ti sembra di entrarci dentro al tuo racconto...per questo spesso mi sono ritrovata ad andare a ritroso.....
    13
    postato da , il
    Ciao Eli!
    Ieri mi sono visto "il vigile" pellicola fantastica ed un meraviglioso scorcio sull'Italia del dopo guerra...

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