Il buon cattivo
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...diventa. E indovinate cosa induce a cambiare? La società. Pure tu che stai leggendo tranquillo la testimonianza di un poveraccio (per così dire) che non incontrerai mai, pure tu contribuisci. Credete che si nasca con questa visione delle cose? No, miei cari, la si acquisisce col tempo. Se provi a rifletterci su, anche tu ci puoi arrivare. Immagina una stanza: le mura sono bianche come anche l'arredamento, pensi forse che spicchi qualcosa in questa stanza? No, nulla. Ora associa l'arredamento alla gente che si ritiene buona, le pareti invece ai cosiddetti cattivi e la stanza al mondo stesso. Pensi che la stanza (il mondo) sarebbe bella senza un po' di colore? Ora pensa se le pareti fossero colorate. L'arredamento, per quanto monocolore, non spiccherebbe di più? Se ancora non ci sei arrivato le pareti colorate rappresentano la cattiveria. Spero che con questo esempio tu abbia capito. Pensala così: l'uomo per natura ha bisogno di essere lodato, ammirato, e, inconsapevolmente, ha fatto sì che certa gente diventasse la sua parete colorata, in modo da poter risaltare sugli altri e che questi lo adorassero. Semplice, no? Quindi il cattivo in realtà è solo un umile servo della società.
Composto nel novembre 2015
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