Un paio di Babbucce
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Scese le scale con le babbucce nuove, quelle che aveva acquistato al mercatino di fronte la posta. Dove ogni singolo giorno, alla stessa ora, andava, si sedeva sulla panchina di legno, all'ombra di un pino, e osservava la gente passare. Gente di tutti i tipi vedeva, per questo gli piaceva così tanto. Non poteva far a meno di questa abitudine dalle radici profonde. Inizialmente aveva cercato di mimetizzarsi, indossando indumenti diversi. Ma ormai era solo un pezzo d'arredamento per la gente che passava di lì. Inizialmente sì che lo notavano; certa gente si chiedeva persino che facesse tutti i giorni. Adesso era tale e quale al secchio d'alluminio accanto al quale si sedeva ogni singolo giorno. Non che a lui interessasse che lo notassero o meno. In realtà le sue orecchie sull'attenti non aspettavano altro che udire spezzoni di discorsi vuoti o profondi che la gente pronunciava, perciò era più facile se per loro lui non era altro che un arredamento urbano.
Un giorno inaspettatamente s'alzo. Non vi era alcun motivo, perché non erano ancora le 8 di sera, orario al quale solitamente tornava a casa. Si diresse verso quel mercatino che un giorno la settimana à accampava a pochi ... [segue »]
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