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Tanti anni fa, scoprii il mondo dell’alveare, doveva essere un lavoro ma divenne una passione. Quando inizi ad addentrarti nei meccanismi che ruotano intorno l’arnia, sono talmente tante le meraviglie che non puoi non rimanerne affascinato. Per esempio, lo sapete che quando l’alveare rimane orfano (vuol dire senza regina, che poi è la mamma) le api invece di andarsene ognuna per fatti suoi, continuano a mantenere le famiglia unita prendendosi cura della covata, perché le uova nelle cellette morirebbero senza il nutrimento e il calore dei corpicini pelosi a proteggerli. Non ci rendiamo conto che tutti i prodotti dell’alveare non possono esistere senza le api. Il nettare si trova nei fiori, ma è solo grazie alla raccolta e trasformazione delle api nei favi che diviene delizioso miele. La pappa reale, sostanza preziosa, è prodotta solo per nutrire le regine. Il polline raccolto dai pistilli dei fiori, scorta di ricostituente vitaminico, l’uomo può prendere dalle cellette ed usare a sua volta. La propoli, altra sostanza che all’ essere umano fa bene perché anti batterica per le vie aerea e l’intestino, è un mix di resine vegetali ed enzimi dell’ape che nell’ alveare usano per tappare le crepe. La cera, che a ... [segue »]
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