Quant'è bella la notte, con le sue streghe sopra le scope,
le stelle nude in harem per fantasmi appena usciti dagli armadi,
con il vento caldo sulle camicie da notte delle donne inconsapevoli di bellezza,
negli occhi di un uomo ubriaco.
Com'è bella la notte che parla agli innamorati nei parcheggi,
ai mostri guardoni che spiano dai vetri sudati l'amore,
alle ombre spiritate nel parco,
alle strade vuote di traffico ingoiate da qualche piccolo Dio falena.
La notte è bella vista da sotto l'orizzonte appena curva il cielo,
quando lei indossa la scarpetta di cristallo per il ballo di mezzanotte,
appena lui si servirà della forza per baciarle le labbra lucide di frutti,
per prometterle il per sempre della vita.
Così di notte t'inventi un regno per un lontano castello,
scheletri in maschera per un gran ballo di corte,
calessi d'argento trainati da cavalli unicorni,
armonie struggenti che irrompano fulmine nell'anima.
La notte è per le cenerentole pronte a fuggire dalle città,
per principi che hanno perduto il diritto di vela sugli oceani del credo,
per i vagabondi nascosti nell'immondo dove brillano i sogni
è per tutto quello che vuole il buon buio da cui vedere fiamma.
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