- Perché dovrei averli tutti contro?... Non fo male a nessuno... Fo gli affari miei... - Eh, caro don Gesualdo! - scappò a dire infine il canonico. - Gli affari vostri fanno a pugni con gli affari degli altri, che diavolo!... Apposta bisogna tirarli dalla vostra... Fra di loro si danno la mano... [continua a leggere »]
E allora il sospetto molto fondato è che Faulkner non sia molto popolare perché non coltivava il vittimismo anzi-yankee. Conosceva, inoltre, un'arte davvero difficile, che forse nessun altro ha mai posseduto in quel grado sublime: quella di descrivere, seguendone con precisione gli andamenti, i... [continua a leggere »]
Liseo: Diamoci dunque la mano, ma da veri amici, non da cortigiani abituati a dissimulare. Facciamo come se fossimo Greci, ossia del paese dove l'amicizia si ha in tanto pregio. Lorenzo: Io sarò il vostro piladeliseo: e io Oreste. [continua a leggere »]
Nel secondo anno del regno del gran re Assuero, il giorno primo di Nisan, Mardocheo figlio di Iair, figlio di Simei, figlio di Kis, della tribù di Beniamino ebbe un sogno. Era un Giudeo che abitava nella città di Susa, uomo grande, che prestava servizio alla corte del re e proveniva dal gruppo... [continua a leggere »]
Dopo la morte di Mosè, servo del Signore, il Signore disse a Giosuè, figlio di Nun, servo di Mosè: "Mosè mio servo è morto; orsù, attraversa questo Giordano tu e tutto questo popolo, verso il paese che io dò loro, agli Israeliti. Ogni luogo che calcherà la pianta dei vostri piedi, ve l'ho... [continua a leggere »]
Davanti a noi una spessa nuvola si leva lentamente come una cortina bianca che sale e che sorge dalla terra. Avanziamo ancora qualche passo, naso e bocca avvolti, per non essere soffocati dallo zolfo, ed all'improvviso, davanti ai nostri piedi, si apre un prodigioso, uno spaventevole abisso, di... [continua a leggere »]
Noteremo una particolarità a proposito di tutte le ferme decisioni ch'egli già aveva prese in quella faccenda. Esse avevano una strana qualità: quanto più diventavano definitive, tanto più assurde, insensate si facevano immediatamente ai suoi occhi. Nonostante tutta la sua tormentosa lotta... [continua a leggere »]
È perciò che solo allora cessò quel mio stato ch'io m'ostino a qualificare d'innocenza. Non era più possibile adorare Carla per un breve periodo della giornata eppoi odiarla per ventiquattr'ore continue, e levarsi ogni mattina ignorante come un neonato a rivivere la giornata, tanto simile alle... [continua a leggere »]
Nell'anno 1815, Carlo Francesco Benvenuto Myriel era vescovo di Digue. Vecchio di settantacinque anni occupava quella sede dal 1806. E quantunque possa sembrare inutile, non essendo un particolare necessario al nostro racconto, per non peccare di precisione, vogliamo ripetere le chiacchiere e i... [continua a leggere »]
Koskarëv è un fenomeno sollazzevole. Vien buono perché in lui si rispecchiano, in caricatura. E in modo più evidente, le scioccherie di tutti i nostri cervellini: di quei cervellini, sapete, che senza aver prima conosciuto casa propria, vanno a raccogliere le assurdità in casa d'altri. Ecco i... [continua a leggere »]