Niente scatole
Scegli la pagina:
...toccare, sapeva di non essere solo, ma non sapeva quale fosse il senso di tutto quel muoversi in modo uguale, di quello che faceva.
"Ma tu sai a cosa stiamo lavorando? Per chi? Per quale motivo? Chi c'è di là di fronte?"
"No".
L'"altro" sembrava decisamente disinteressato all'argomento.
L'immobilità non gli piaceva per niente, e non capiva perché fosse l'unico a cui veniva in mente di porsi delle domande. Voleva conoscere gli "altri", non quelli accanto a lui, ma quelli di fronte, gli "altri" dell'altra riga.
E come se fosse l'azione più naturale che gli fosse venuta in mente di fare, si aiutò con le mani per fare uscire le gambe dal terreno, scavando forsennatamente, e si alzò per andare di fronte.
Aveva sentito tanti mormorii sommessi, tanti lamenti, tra cui aveva anche percepito qualche "accidenti" e vari pianti e quando si alzò, chiese agli "altri" suoi vicini se volessero seguirlo.
Alla risposta negativa decise che sarebbe andato da solo.
Conobbe gli "altri" di fronte, condividendo con loro i propri pensieri e le proprie frustrazioni; quella più grande era che era arrivato alla consapevolezza di aver iniziato a camminare tentando di riempire la sua esistenza, che, nonostante le esperienze, era rimasta ... [segue »]
Composto domenica 10 gennaio 2010
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti