Incompleta
E un giorno inizi a capire... Capisci che se non corri il rischio di perderti rischi di soccombere alla dipendenza e di non sapere nemmeno più chi sei, che se non decidi tu della tua vita un giorno lo rimpiangerai per sempre perché ti accorgerai che non sarà mai stata tua.
Ti rendi conto che i tuoi modi di vedere le cose molto spesso non erano i tuoi, ma, quelli degli altri perché pur non accettandoli te li sei imposti per facilità, perché era più facile renderli tuoi piuttosto che creare i tuoi. Ti rendi conto che chi si era accorto di questo tuo male e aveva cercato di lanciarti l'allarme alla fine si è arreso per causa tua, perché tu non volevi ascoltarlo. Tu desideravi continuare a "cullarti" in questo mare di cose non tue, ti giravi attorno e vedevi tutto celestiale senza sapere nemmeno come ci eri finito lì dentro.
Un cullare che di dolce non aveva niente. Non ti apparteneva, non era tuo, non avevi costruito tu quell'oasi. Capisci che se ne fossi stato tu l'ideatore non avresti scelto tutto quel celestiale che ti dava certezza ma non realtà.
Non c'era nulla di personale. Nulla che potesse dire "questo è parte di me".
Ecco. La mia oasi aveva tutto di tutti e nulla di me.
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