Incompleta
I suoi occhi si riempirono di lacrime e brillarono.
Per la prima volta li vidi risplendere alla luce del sole.
- C'è chi ha rotto i tuoi pilastri, chi se ne è dimenticato, chi ha cercato di tenerli su,
chi con un calcio li ha gettati a terra come se non avessero alcuna importanza,
chi li ha seppelliti, chi li ha scalfiti, chi li ha battuti... -
Mi guardò come se non l'avesse mai fatto in tutto quel tempo.
- Ma a te è data una possibilità.
Non al te bambino, che ormai ha le cicatrici addosso.
Non al te ragazzo, che è altrettanto ferito ed illuso.
Ma semplicemente a te.
Tu puoi non ricostruire, ma, riporre le fondamenta di questi pilastri.
Puoi costruire quello che hai desiderato.
Ma puoi fare ancora una cosa.
Puoi condividerlo.
Questo puoi regalarlo a te e a chi ci sarà con e dopo di te. -
Mi strinse la mano nella sua.
- È questo che fa di te un uomo forte.
L'esserti sporcato tra le macerie
ed esserne uscito vivo
con ciò che hai visto
e ciò che ancora puoi vedere.
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