Scritto da: Giulia Cannizzaro

Her star

In una sera di pioggia e fulmini, lei era affacciata alla finestra, con in mano il suo cannocchiale, pregando di riuscire a vedere almeno oggi la sua stellina.
Ogni sera di tempesta era così nonostante il destino le desse evidentemente dei segni che in quelle sere lei non avrebbe visto la Stella. Ma non voleva abbandonare le speranze e quindi pregava: "Fa che la tempesta si trasformi in cielo limpido, risorgi stellina. Prima che la mattina sia troppo vicina, da coprirti..."
Lei non smette di guardarla, da ben undici anni.
Era una cosa che amava fare in compagnia del nonno, prima che morisse, tre anni prima. Iniziarono questo rito in una sera d'estate... Lei aveva solo quattro anni, ma nonostante ciò ricorda tutto benissimo.
Si accampavano in giardino, mangiavano un panino e ammiravano le stelle col cannocchiale.
La loro costellazione preferita era quella di Auriga, ma lei era affascinata dalla stella più luminosa, Capella. Ogni sera, di ciel sereno, lei si rifugiava sul balcone in sua attesa, e guardandola, esprimeva sempre lo stesso desiderio e i suoi occhi hanno preso il colore del cielo a furia di guardarlo.
Composto martedì 5 ottobre 2010

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