L&M II
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...un cadavere senza forza, per quanto la consapevolezza di aver perso tutto la stesse logorando, si alzò, fece una doccia, si mise un paio di calze nere, una gonna nera, gli anfibi, maglia nera, si aggiustò i capelli neri facendoli ricci e immobili, si truccò perfettamente dello stesso colore, un trucco pesante e marcato e uscì sotto un diluvio puntuale e tempestivo.
Camminava sotto quell'acqua scrosciante che le accarezzava i capelli, che le bagnava il viso lasciandole tracce di matita nera sulle guance, e si accese una sigaretta, aspirandone il fumo come se fosse la sua sola certezza e nei ricordi si addensavano frasi, accuse, la sua voce che le ripeteva di smettere, che lui odia il fumo e il suo odore e con stizza e impotenza se ne accese un'altra, consapevole che ormai non ci fosse più nessuno per cui non fumare, che ora era libera di fare tutto ciò che voleva, tutto ciò che sentiva.
Camminava e senza accorgersene si trovò lungo il fiume, come se i suoi piedi andassero soli, un ponte dopo l'altro, arrivò dal suo parrucchiere di fiducia, si sedette ad aspettare che fosse il suo turno e quando toccò a lei disse semplicemente: "Tagliami ... [segue »]
Composto lunedì 25 ottobre 2010
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