Illusione: La zingara prega nell'utero
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...a sporcarsi, dopotutto? Esistono male attraente e bene insulso e tu cammini ormai su acque, dove io annegherei. Anche nei pensieri dove ci davamo appuntamento ormai sono come un'opera d'arte mal conservata.
Eppure vorrei solo un no. Un rassicurante no: no, ti penso sempre. No, ti amo ancora, ti amo davvero. Contraddicimi e forse mi renderò conto che è solo un'illusione maligna della mia testa... Tuttavia non lo farai, lo so, non lo sentirò mai dalle tue labbra. Non mi consolerai mai, più, sento il pensiero di me che svanisce, sento la mia ombra stirarsi sottile. Mi faccio male da sola, amore mio, mi taglio da sola, ed è meglio che tu non veda.
Ma non ti devi preoccupare di una vecchia amante e della sua malata illusione, della zingara sudicia che ti sbircia con occhi brillanti, tra un sipario sfatto di capelli unti. È davvero solo un'illusione, lo scrivere lo rivela, le parole annullano i pensieri illimitati, sorge severa la ragione ed io con lentezza mi risveglio da questo torpore. La smetterò con questa pazzia, vedrai, ti lascerò vivere libero dal mio pensiero gravoso.
Mi costringerò a non conoscerti più. Inizierò a vivere un amore solito, con un uomo solito che non sei tu, sarò una donna solita senza forte sentire e il silenzio... solo la zingara che gratta da dentro, butta per terra ed è tutto sporcizia.
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