Tra loro passava il vento, nascevano storie d'amore, crescevano bambini. Ogni anno sulla collina vellutata fioriva la primavera e le stesse foglie nuove cadevano poi in autunno, tappeto croccante di stelle color ruggine. Lontani da non potersi toccare, abbastanza vicini per potersi amare. Attendevano albe e tramonti perché, a turno, l'ombra dell'uno sfiorava quella dell'altro: era una tenera carezza, un tenersi per mano così innocente eppur sensuale. Anno dopo anno, centimetro dopo centimetro, sapevano che le ombre si sarebbero avvicinate sempre più, fino a sommarsi in una grande ombra, un enorme cuore di vita, mentre le loro radici, non viste, si allungavano a cercarsi e fondersi in un'unica intricata trama: la storia d'amore di due alberi nati insieme, gemelli d'età, gemelli di terra e sole, di vento e cielo. Due sguardi sullo stesso panorama, due case di nidi, due vite in un respiro, custodi di promesse, compagni di speranze, altari naturali, silenti, pazienti, presenti.
Composto martedì 2 aprile 2013
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