Mi fa ridere quella scena, sempre ben strutturata da copione, quando una finestra all'improvviso si spalanca per una violenta folata di vento e, bruscamente, tutti quei preziosi fogli di carta liscia cadono rovinosamente ed irrimediabilmente in terra. Ciò mi fa sorridere decisamente meno quando questa visione diventa la metafora della mia vita, Quanto lavoro, quante notti insonni per costruire con cura pile ordinate di fogli che custodiscono silenzi, parole, ricordi. Si ha quindi una doppia scelta: chiudere a chiave quella stanza e non subirne più il caos calmo o rimettersi all'opera con cura, magari, stavolta, poggiando un qualche oggetto su ciascuna pila di fogli, così che se il vento dovesse ritornare, stavolta, solleverebbe solo i lembi dei fogli ma tutto si salverebbe, o, ecco! Potrei spostare il tavolo dove sistemerò i miei amati fogli. Si! L'allontanerò dalla finestra, anche se il vento dovesse divertirsi a tirarmi un altro brutto scherzo, sarò preparata ed avrò io la meglio! Lo sbeffeggerò questo crudele vento, sarò io a prendermi gioco di lui. Farò così. Non voglio chiudere la mia stanza preferita e lasciarla perdere tra le ragnatele. No! Con cura riordinerò i miei fogli così unici e preziosi. Hanno tutti quanti la mia firma.
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