A stento ti guardo mentre ti vedo crescere. Essere nata prima dite non mi consola. È vero che non c'è limite alla provvidenza ma i pensieri non si misurano con il metro e neanche la tua statura. Tremo all'idea che diventerai grande e non ti puoi sottrarre a questa conseguenza. Sorridi giocondo tra attese e speranze, non troppo grosse né sostenibili. Non gemere ora non posso ascoltarti. Tanto ti ritroverà al mio funerale. Solo il mio cane mi fissa e non pretende risposte a domande ridicole. Abbozza un sorriso anche lui ma non sa che è inutile e così nessuno ne ha cura.
Composto venerdì 19 luglio 2013
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