Ho letto, ascoltato tutta la giornata gli interventi, le interviste, le iniziative a favore della "donna" straordinario l'impegno per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne e l'importanza di parole come rispetto, denuncia, norme a tutela, centri anti violenza, mobilitazioni e manifestazioni ovunque e ho riflettuto su quello che noi "donne" possiamo, dobbiamo fare! Noi donne, mamme, nonne, zie, sorelle, cugine, amiche, insegnanti, medici, allenatori, religiosi, chiunque ha in mano la chiave per accedere all'educazione ha l'obbligo di intervenire contribuendo a formare il futuro "uomo" che non sia più quel mostro, assassino, stupratore, carnefice, convinto di avere il dominio della donna! Vedo ancora tante donne, soprattutto mamme che continuano a crescere i propri figli maschi nella cultura della violenza e della supremazia sul sesso femminile, mogli che credono sia giusto avere un ruolo di inferiorità e sottomissione, sorelle che tacciono e condividono, amiche che giustificano, insegnanti che contribuiscono a creare la differenza, medici e anche esponenti delle forze dell'ordine che usano comportamenti irrispettosi verso le donne, è ora di dire basta, è ora di cambiarlo questo uomo!
Composto lunedì 25 novembre 2013
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