È la dignità che fa la differenza. Anche quando si è stati traditi, feriti, umiliati. Soprattutto quando si è stati feriti, traditi, umiliati. E non dico che si debba abbassare la testa, subire, porgere l'altra guancia o, più volgarmente, accettare passivamente di prenderlo in quel posto. Solo che c'è modo e modo di esporre le proprie ragioni, di farle valere. Ma solo se dall'altra parte c'è chi è in grado di mettersi nei panni altrui, di prendersi almeno un minimo di colpa, di ammettere di aver sbagliato. Altrimenti diventa un dialogo tra sordi, in cui l'unica che urla a gran voce è la rabbia. Contornata da odio e risentimento. Sentimenti che abbruttiscono e che, insieme alla delusione, ci riducono in pezzi, lasciandoci con l'illusione che ridurre in pezzi chi ci ha fatto del male possa aiutarci a risalire. Non si distrugge chi abbiamo detto di amare, non si mendica amore da chi quell'amore l'ha rinnegato. Chiudete tutto, prendetevi tempo, imparate ad amarvi. Dopotutto, siete l'unica persona che non vi tradirà mai. L'unica che merita veramente di essere amata.
Composto sabato 25 maggio 2013
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