Un passo via l'altro, anche se non sappiamo dove porterà, per permettere di allontanarci da ciò che ferisce, da ciò che fa soffrire. E passo dopo passo, si accavallano i ricordi, mentre mettiamo più distanza possibile tra noi e quel dolore che toglie il fiato ed il sonno. Anche se siamo consapevoli che allontanarsi da tutto non basta, non serve, perché è la mente il nostro vero nemico. Quella stessa mente che sciorina rimpianti, delusioni ed illusioni come fossero pezzi di una filastrocca che continua a girare nella testa. È la tua voce a declamarne i versi, pur se non in rima. Voce amata ed odiata al tempo stesso, voce che indica la strada evitando di informare che sarà senza uscita. Ma non desistiamo, non ci fermiamo. Continuiamo ad avanzare, pur avendo consapevolezza del cammino impervio che ci attende. Perché se la mente è il vero nemico, è pur sempre il cuore a suggerirle le battute di cui farci dono. Anche se fuggire non servirà a metterci in salvo, è comunque un atto dovuto alla nostra dignità. Facendo si che la via di fuga passi inevitabilmente per la nostra autostima. Ed in questa fuga accadrà di sicuro di perdersi negli intricati meandri dell'anima. Ma è risaputo che per ritrovarsi è necessario perdersi un po', prima. Io saprò tornare, sicuramente. Tu aspettami, se vuoi.
Composto martedì 21 maggio 2013
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