Ho un regalo per te. Aspetta solo un attimo. Allora, ho due vasetti. Il primo contiene il profumo del temporale dell'altra notte. È stata una burrasca di fine estate. Viva, tanto da farmi compagnia. Lampi in uno spettacolare artificio celeste, seguiti da tuoni come boati di una voragine universale. È stato come se il cielo s'aprisse ad ogni fragore e lasciasse filtrare l'infinito, sentore di pace a quietare l'inganno sporco delle nostre menti ripetitive. Nell'altro ho intrappolato la prima aria nuova delle sei di questa mattina, odore di ottobre repentino, foglie mature vicine alla raccolta definitiva, ultima corsa del viaggio naturale dalla vita alla fine, nettare di sole tiepido, che non ferisce perché pronto al letargo. Ti apro il primo. Potessi capire cosa provi. Vorrei entrarti dentro come quest'aria buona. Il secondo. Ecco. Sentivo il bisogno di farti respirare la calma che c'è fuori, la natura che invecchia e che gentile si prepara a morire per lasciar vivere la nuova stagione. Sarà un autunno così bello.
Composto domenica 2 febbraio 2014
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