E tu che cosa ne sai di quanto ti ho amato? E tu cosa ne sai di quando dovevo tirarmi su dai capelli e trascinarmi fuori a vivere? Tu non c'eri quando avevo bisogno del tuo sorriso. Sei solo stato bravo a riempirti la vita di gente finta e a svuotare chi ha avuto il coraggio di amarti nonostante la squallida persona che sei. E parlo con rabbia lo so, lo ammetto, ma spiegami come faccio a stare calma sapendo che per l'ennesima volta, chi amavo mi ha voltato le spalle e si è scordato che esisto. Non ci riesco proprio a non pensare, a non prendere a calci i ricordi e anche un po' me stessa, perché sono stata davvero una stupida a restare lì mentre tu andavi via e nemmeno ti voltavi a guardare se m'ingoiavo le lacrime dal dolore ma continuavi a camminare indifferente, lasciandomi sola per mesi interi. Poi tornavi, tornavi sempre perché in fondo sapevi che ero rimasta lì dove m'avevi lasciata, senza esser riuscita a muovermi e a spostarmi. Tornavi e riandavi via. E ogni volta era come morire. Ogni volta era come avere tutto e perdere tutto, perché il mio tutto eri tu. E non sai niente, di quanto t'ho amato. Adesso che faccio piccoli passi gattonando come i bambini che non sanno ancora stare in piedi, e mi allontano da lì, piano piano, così che quando un giorno tornerai, troverai solo la polvere dei miei passi.
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