È uno strano mondo questo. Tutto corre veloce, veloce, veloce. Abbiamo inventato le macchine perché ci fossero di aiuto, siamo finiti per diventare noi degli automi. Sempre più persi e dispersi. Produrre. Vendere. Comprare. Bisogna stare al passo, guai a chi resta indietro. E tutto si appiattisce. E tutto diventa grigio. Uniforme. Uguale. Anonimo. Povero narciso, ma ancor più poveri noi, noi a cui non resta più nemmeno il tempo di guardarlo il nostro riflesso, figuriamoci potercene innamorare! E in questo mondo, che fine fanno i sentimenti? E le emozioni? Vuoti a perdere, buoni da buttare, inquinare, nemmeno da riciclare. Li senti, li provi, e dopo poco già sanno di stantio, devi cercarne ancora, ancora e ancora. Finché non li senti più. Ma nell'epoca dei fast food alla fine si finisce per pigliare pure quelli già confezionati, pronti, solo da scaldare. E non ti importa più il sapore che hanno, tanto il sapore, quello non lo senti già più. Poi cerchiamo qualcuno che ci ami o da amare. Ma ce lo ricordiamo che cos'è, l'amore?
Composto sabato 1 febbraio 2014
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