La solitudine non ti capita quando ti sei abbattuto, quando stai tre metri sotto terra, oppure nel momento in cui hai un sacco di problemi per cui sfogarti. La solitudine, quella vera, arriva quando decidi di affrontare tutto a testa alta, senza più calpestare la tua persona. Allora capita di veder scemare le persone che ogni giorno erano lì, pronte a darti un consiglio, certe che al tuo posto si sarebbero comportate esattamente così. Dunque quando smetti di lamentarti e passi all'azione, quando invece di scusarti per quello che sei chiedi semplicemente di essere accettato, quando non c'è più niente che vuoi ascoltare perché sei stufo di sbagliare e sei stufo di doverlo fare con la testa degli altri... Da quel momento non aspettarti più nulla, perché se pensavi che il momento più difficile fosse quello in cui ti sei trovato in mezzo a una strada ti sbagliavi. Il momento più difficile è adesso, che proprio perché hai deciso di camminare a testa alta devi farlo, che proprio perché hai deciso di sbagliare con la tua testa devi correre questo rischio. Questa è solitudine: essere soli davanti alle proprie azioni e le proprie responsabilità, di qualunque natura esse siano.
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