Viveva di fantasia: correva di notte, in un prato illuminato dal chiarore delle lucciole. Era semplicemente geniale il connubio che creava tra i due mondi. E quando tornava alla realtà, era nuovamente felice. Spazzava via i problemi con un sorriso. Poi, quando la vena malinconica riappariva, tornava in quel prato pieno di lucciole. Nell'infinito, trovava la forza di andare avanti.
Composto lunedì 24 marzo 2014
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