Il sax di Pueyrredòn
La magia di una stazione metropolitana non è cosa che si disveli a tutti; il viaggiatore distratto e frettoloso ha la mente altrove, intrappolata nella propria affannosa quotidianità. I treni arrivano e vomitano centinaia di passeggeri per ingoiarne subito dopo altrettanti; poi ripartono con il loro carico di umanità affaccendata e indifferente Tra un arrivo e una partenza la stazione si svuota; c'è qualcuno che aspetta ed un sax che suona. Riempie di sé il silenzio; le note ora rauche ora limpide e sonore si srotolano nell'aria d'attesa e un uomo incuriosito si ferma ad ascoltare; è attento ed un'espressione seria gli aggrotta il viso. Il ragazzo continua a suonare, perso nella sua musica, gli occhi socchiusi, le dita agili che si muovono veloci a modulare i suoni, inconsapevole del destino che gli si è fermato accanto nella magica stazione metropolitana di Pueyrredón.
Composto mercoledì 23 aprile 2014
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