Cosmo sensibile

...di tre fotogrammi in sequenza, in una sequenza continua. L'osservazione di un brevissimo tratto di un qualsiasi film, meno che di una sua scena, ti dice poco o niente dell'intera vicenda; eppure avverti subito il suo fascino, se fascino ha. Siamo osservatori apparentemente autonomi del cosmo, posti collegialmente a servizio del cosmo. Un po' come gli occhi delle mosche. Ognuno dei due semiglobi che li costituiscono è formato da una miriade di microscopici occhi con funzioni autonome; la loro proprietà percettiva, se pur singolarmente differenziata e condizionata da un autonomo stato di efficienza, determina una visione unitaria, qualificabile solo a livello globale dall'organo ricevitore, ovvero dall'elaboratore o "cervello" cosmico.
- ed il tempo?
- miliardi di anni sono appena guizzi rapidi per il motore cosmico. Il motore cosmico è un generatore stabile che produce ininterrottamente energia vitale fine a se stessa. Per esso la sequenza generazionale da "materia vitale" a "consapevolezza", attraverso una infinità di forme, inclusi "ominide" – "uomo" – e "figlio dell'uomo", è un batter di ciglio; pressoché cosa da nulla.
- e... Dio?
Mi guardò con aria delusa. Fece una smorfia come per dirmi che non avevo capito niente. Raccolse le sue cose, chiuse la sua sedia da regista e andandosene brontolò: - questa domanda proprio non dovevi farmela. Ognuno di noi ha la sua risposta; risposta piena e chiusa in sé. Ogni risposta data da altri è imprecisa se non addirittura falsa.

Fino ad oggi ho atteso invano che tornasse al crocevia. Penso proprio che non tornerà mai più.

Franco Paolucci

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