La Rockstar
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...quella strada non portava nulla di buono, ogni tanto incontravo una carcassa di animale ed io pensavo che non erano lì per caso, ogni cosa sul nostro cammino è un segno da decifrare.
"Buongiorno, Luca vero?"
"Scusi?" Eppure avevo sentito bene! Aveva pronunciato il mio nome.
"Luca è il tuo nome."
"Ci conosciamo?"
"Meglio di quanto credi."
"Ascolta, io non so chi sei, ma se hai bisogno di soldi non ne ho."
"No, tranquillo, non ho bisogno di soldi."
"E allora chi sei? Cosa vuoi? E poi, come sai il mio nome?"
"Te l'ho detto, ti conosco più di quanto credi."
La sua mano sulla mia spalla era tremendamente familiare.
"Cosa stai ascoltando nelle tue cuffie?"
"Musica, Vasco..."
"Ah si, la rockstar, quello di Zocca."
"Lo conosci?"
"Si, un giorno l'ho incontrai, ricordo, aveva bisogno di aiuto, aveva smarrito la strada."
"E come lo hai aiutato?"
"Semplice, gli ho mostrato il sentiero ed i suoi sogni, quelli che che faceva da bambino. E tu? Ricordi i tuoi sogni?"
"Più o meno. Ricordo che mi piaceva disegnare, dipingere."
"Vieni, ti mostro una cosa. Ricordi? Questa è la tua stanza, il tuo mondo."
"Ma è senza pareti."
"Si, proprio come quando ci stavi dentro, non vedevi nessun muro intorno ... [segue »]
Composto domenica 11 maggio 2014
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