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È una notte come piacevano a Caspar David Friedrich, tempestosa e chiara. Questo cognome che mi torna in mente, e questi nomi (...) Avverto, in fondo al tronco, non posso essere più preciso, dei dolori che si direbbero nuovi. Credo che sia soprattutto alla schiena. Sono come ritmati, sembrano persino formare un abbozzo di canto. Sono bluastri. Mio Dio, com'è sopportabile tutto ciò (...) Ho finito di cercare me stesso. Sono annidato nell'universo.
dal libro "Malone muore" di Samuel Beckett
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