L'Intelligenza forma di notevole spessore, ma la sua conoscenza riduce la semplicità della consapevolezza se non comprende la sua stessa dote, esistenza dalla nuda esperienza ma con essa si moltiplica lo stesso agire, riproduce il suo movimento in uso già completo, si, scintilla dell'esperienza ma senza tal giudizio, non agisce per induzione ma per semplice riflesso, se un corpo resta fermo in un altro corpo resta nel suo silenzio ferma nel meditare, poi agisce escludendo l'uno ma resta il duo quindi ragione di essa, il suo conflitto è tale quando in lei non reagisce la sua certezza, ecco perché si osserva, ecco perché si agisce, la sua proprietà di funzione è determinata da un azione completa, copiatura dello stesso movimento, aumentando la sua alchimia in silenzio che compone l'idea del pensiero, influendo l'oggetto nel soggetto caratterizzando simultaneamente il suo complesso concreto, ma l'oggetto è soggetto a l'oggetto stesso? Ecco la natura delle cose.
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