L'urlo


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..."
"Come giusto per fare quattro salti?" Gli chiese con voce sgranata di sorpresa.
"Devo essere più esplicito?" "Sì per favore!" Non lo vorrebbe dire, gli da fastidio usare termini volgari con lei, lo imbarazza parlare di sesso con lei, ma si è messo in questo pasticcio con le sue stesse mani. "Sco-pa-re!"
"Non me lo sarei mai aspettata da te, mi sei scaduto parecchio!"
"Che vuoi che ti dica, sono un essere umano anch'io."

[mi avveleni il cuore con lo zucchero]

Semaforo verde, frizione, prima, frizione-accelleratore, tacco-punta, gas, riparte. Seconda, terza, quarta, quinta, è lanciato sul rettilineo e ancora lo urla "tiii aaamoooo!"

[mi avveleni il cuore con lo zucchero]

"e com'è stato?"
"Squallido, sporco, un giochino che ti svuota l'ego."
"Che vuoi dire?"
"Voglio dire che a nessuno dei due importava niente dell'altro, è stato come fare merenda assieme a un estranea: io ci metto il salame e lei la rosetta e dopo lo spuntino: arrivederci e grazie!"
Frena sotto casa sua, lei sta per scendere ma lui pescando un briciolo di coraggio rimastogli si volta, la guarda in volto e le dice. "È proprio vero quello che si racconta, bisognerebbe farlo solo con chi si ama."

[mi avveleni il cuore con lo zucchero]

Prende la curva, stretta, buia a 60 all'ora rischiando l'osso del collo. Per un assurdo contrappasso riversa nella guida tutta la temerarietà e l'audacia mancatagli accanto a lei, e urla orribilmente di rabbia, impotenza all'indifferenza celeste "tiii aaammoooo!"
Ma per quanto gridi è ormai troppo lontano perché lei possa udirlo.

[mi avveleni il cuore con lo zucchero].
Composto giovedì 10 luglio 2014

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