L'abbraccio del cavaliere
Tra le sue braccia si sentiva invincibile. Sapeva, in cuor suo, che non avrebbe potuto trovare riparo migliore e, nel contempo, non avrebbe voluto proteggere nessun'altra come sentiva di dover proteggere lei, curarne i timori e le malinconie.
E non era neanche un dovere.
Si trattava di vocazione, l'amava perché il proprio cuore ne evocava già da tempo il nome e l'immagine, il profilo netto, lo sguardo profondo e timido, così che a ritrovarsela d'innanzi capì di non aver mai sognato ma di aver affrontato un viaggio lungo il tempo per riallinearsi al proprio destino.
Composto sabato 11 aprile 2015
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