La ginestra e il mare
Vedo il mare e il suo blu intenso che fa sognare e ascoltare il suo lento canto d'amore, che soavemente da sempre echeggia verso le sponde della nostra terra di sicilia. Talvolta sono canti disperati di anime infrante e di malinconici amori svaniti tra le sue rive di sabbia desertica, affollate solo nelle calde stagioni con i tanti amori fatti sbucciare, e poi tristemente fatti sfiori come i mandorli in fiore che non riusciranno a portare a termine il loro frutto, perché caduti nel vento. Con pianti di mogli e madri disperate che attendono il ritorno di barche salpate e mai rientrate, che nascondono anime nella profondità del blu del mare, dove la sua profondità non fa distinzione né di sesso, né di colore, né di inappropriate religioni che costringono l'uomo a scappare per poi tristemente affogare per la sete della libertà che solo a pochi fortunati sarà data. E intanto il mare lentamente continua a cantare e ammassare corpi senza vita sulle rive del mare, che saranno ricordati e pianti solo dai pochi che attendo notizie, dove le ginestre odoranti confondono l'odore. E il ritorno che mai più avverrà.
Composto domenica 19 aprile 2015
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