Ho ascoltato quel sole soffuso, che pigro sbucò dalle nubi. Per te derubo sprazzi di cielo, e dono le tue ali verso un'eterna notte. E venne il giorno a rammentarmi del tuo profumo, v'era la fragranza di fior di pesco. L'arcobaleno ti portò da me, ti donerò le mie ali. E arrivò il tuo respiro a ricordarmi di quegli attimi in cui ti dedicavo quel melodico walzer. E nell'ascoltarti accarezzo un sogno che non è mai svanito. Per te presi la luna tra le mie dita, e dolcemente inciampai in un tuo bacio. E ti ho stretto tra le mie braccia tra un sospirar di volti soavi. Ti ho abbracciato vicino al calar della luna, immersi eravamo sotto quel bisbiglio di quel cielo di quel cielo color corallo. E risentirci ancora pelle su pelle guancia su guancia. Ti guardai negli occhi, ed assaporai un'emozione vissuta a piene mani; ieri la tua immagine era stata sbiadita dal tempo, ti ho ritrovata adesso tra i miei pensieri. Sei arrivata in quel pomeriggio di marzo, da me non sei più andata via.
dal libro "Tra un fiore colto e l'altro donato" di AA. VV.
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti