Amore e Morte
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...ucciderla. Non poteva toccarla, toccarla sarebbe equivalso alla sua morte, una cosa che ella, non poteva sopportare, così decise di farsi vedere dalla ragazza, senza però torcerle un capello, decise di farsi conoscere, e così, la guardava e le parlava, in un primo momento la ragazza la temeva, ma dopo, e solo dopo capì che la morte, infondo non era per niente malvagia, anzi, sapeva amare meglio degli uomini, e che infondo, la sua condanna più grande era il suo lavoro, al quale, nonostante la sua potenza, non poteva opporsi, doveva farlo e basta. Per giorni la morte incontrò quel "dolce essere pieno di vita" come amava chiamarlo, quasi disprezzando il suo stesso nome, rispettava il suo lavoro, ma l'amore distruggeva quel piccolo cuore invisibile della morte, che a quanto pare, gli era rimasto, non uccideva per cattiveria, solo per lavoro, e spesso, ne provava pure dispiacere. Che strazio per la morte stessa fare del male a degli esseri il quale destino però era segnato. Per giorni la morte incontrò la ragazza, e parlarono, anche lei sembrava nutrire quell'amore per quell'essere scheletrico dal lavoro tanto cattivo. Che cosa sarebbe accaduto? Questi non potevano toccarsi, e la morte non poteva abbandonare ... [segue »]
Composto domenica 10 maggio 2015
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