Lo vidi
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...l'assegnazione ai servizi sociali. Le ore di riposo, così come le festività, le trascorreva in compagnia dei monaci.
Ancor prima lo vidi in televisione, sui telegiornali nazionali, cronaca nera, prima notizia. Ne parlarono un paio di giorni, poi l'interesse per il caso andò scemando e non si seppe più nulla. Lo vidi al processo, poi in carcere, infine ai domiciliari per buona condotta. Nel frattempo conobbe figure poco raccomandabili che frequentavano il suo appartamento in qualsiasi ora del giorno, nessuno vigilava.
Ancor prima lo vidi entrare in casa mia. Afferrò mia figlia per i capelli. La fissò dritta negli occhi con sguardo rabbioso. Le urlò "schifosa puttana". La trascinò per strada come fosse una cagna, la fece inginocchiare sull'asfalto a testa china, sfilò dalla tasca una pistola. La freddò con un colpo secco alla nuca. Lo pedinai per vent'anni, a partire da quel giorno.
Lo vidi andar giù lentamente, come inghiottito dal fiume.
Quella fu l'ultima volta che lo vidi.
E fui anche l'ultimo a vederlo.
Vivo.
Composto domenica 13 dicembre 2015
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