Caro diario, un altro giorno è passato
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...dubbi che mi punzecchiano durante il giorno, così aspetto lui fino a tarda sera, quando chiama me e la mamma. Lui è un medico, un rianimatore di 45 anni. Prima ci vedevamo un po' di più, la mattina o la sera; una volta ogni due settimane riusciva anche ad accompagnarmi al parco per giocare a calcio. Da quando è arrivato COVID, invece, tutte le attenzioni sono solo per lui. Al telefono sembra sempre più stanco, la sua voce porta con sé la stessa tranquillità e saggezza di sempre ma è una voce diversa. Caro diario, non so come descriverla, è la voce di qualcuno che non ha niente da dire o peggio, la voce di qualcuno che ha smesso di pensare. Io sono solo un bambino, ma ho tante domande.
Spesso i grandi dimenticano di essere stati piccoli, così pensano a noi come bambolotti di pezza. Ma anche noi bambini possiamo capire tante cose, forse la differenza sta nel significato che possiamo dare al nostro circostante e agli avvenimenti. Ti faccio subito un esempio molto pratico. È da giorni che non vedo né sento al telefono mio nonno. Ho chiesto di lui alla nonna, ma lei non ha voluto rispondermi.... [segue »]
Composto domenica 5 aprile 2020
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