Redenzione
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Infila l'armatura, chiude il caschetto, si accende un bagliore, una luce al centro del petto.
Gli occhi gli brillano di luce propria, una luce bianca e forte. Si volta portandosi in posizione.
La forma: perfetta.
Risalta nel buio della notte... riflessi rosso e oro abbagliano l'oscurità, cacciandola.
Immobile e vigile attende. Attende che sorga il sole e con esso un nuovo giorno.
Un nuovo giorno per una nuova redenzione... perpetua... senza mai fine.
Il ricordo, il pensiero, lo divora così come fa l'oscurità con le ombre.
E lui non diviene altro che ombra.
Si fonde al nero che lo circonda e si perde all'interno di esso.
Prova a gridare, a chiedere aiuto, ma nessuno gliene viene.
Poi... silenzio di tomba.
E proprio una tomba il luogo in cui ora si trova.
Il senso di colpa lo divora, lo erode.
Sbriciola la sua forza come fosse pietra, scava dentro di lui, in profondità.
Lo piega, lo sottomette... ora in ginocchio... ora capo chino.
Attende la sua ora. Così.
In silenzio.
Poi forse una luce.
Una fioca luce.
Ma non è la luce della speranza, non è la luce di salvezza.
È la fine che sta arrivando.
L'oblio che lo accoglierà.
La ... [segue »]
Composto giovedì 10 luglio 2008
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