Nuvole grigie coprivano il cielo minacciando scrosci d'acqua e lampi di luce lontani presagivano un temporale in arrivo, ma nel cuore di Emma c'era già stato un uragano a spazzare via tutta una vita di speranze, amore, illusioni. l'auto sulla quale viaggiava sfrecciava sulla strada nonostante il buio e il temporale imminente. Gli occhi velati di lacrime annebbiavano la vista rendendo tutto evanescente e vago. Emma accese i tergicristalli, credendo che fossero gocce di pioggia ad impedirle di vedere la strada che percorreva a folle velocità, ma sapeva che erano lacrime, enormi, straripanti lacrime di dolore, disperazione, panico, paura. Ad un tratto una luce abbagliante, due fari come occhi di un drago le vennero incontro, puntando dritte sulla sua piccola Fiat 600. Il suono di un clacson come un urlo di disperazione, un boato, uno schianto, poi il nulla. Emma si svegliò con un'enorme sensazione di stanchezza ed un dolore sordo alla testa, il suo corpo indolenzito giaceva su lenzuola morbide e profumate e i suoi occhi si aprirono a fatica per osservare dove si trovasse. Dapprima i colori predominanti furono bianco, poi piano piano emersero toni di blu e giallo e infine la sua vista mise a fuoco i contorni di un viso, un'aureola di capelli bruni, due labbra dischiuse in un sorriso appena accennato e due occhi di un incredibile verde che la osservavano attenti fra speranza e ansia.
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